Lorenzo, detto Renzo, era il figlio primogenito di Filadelfo: nacque a Firenze l’11 febbraio del 1889, per una singolare coincidenza lo stesso giorno e lo stesso mese in cui il padre era nato nel 1849.
Scelse gli studi umanistici e si laureò in Lettere Classiche con una tesi, poi pubblicata, su Cennino Cennini, citato anche dal Vasari. Insegnò al liceo Michelangelo di Firenze. Ben dotato e predisposto all’esercizio artistico, frequentò la Scuola di Nudo dell’Accademia. La produzione pittorica che di lui è rimasta dimostra l’eccellenza della sua predisposizione artistica e dell’ottimo insegnamento paterno ricevuto nello Studio Internazionale di Firenze.
Il ritratto di Renzo qui riprodotto, opera del padre Filadelfo, è realizzato su fondo scuro, con tonalità pacate in armonia col colore marrone dell’abito, ingentilite dalla cravatta rosa che completa l’abbigliamento d’epoca, giacca e panciotto. Lo sguardo dimostra carattere e sicurezza, nonché una certa aristocrazia dei tratti
Amò molto Stazzema, dove c’era la casa di campagna dei Simi denominata La Villanella. Qui convogliò artisti amici fra cui il giovane Annigoni (che egli presentò come pittore alla sua prima Mostra al Lyceum di Firenze), facendo di Stazzema un centro artistico animato e vivacissimo.
Partecipò alla prima guerra mondiale. Morì nel 1943 ancora giovane e nel pieno della produttività anche artistica. Volle essere sepolto a Stazzema, l’insula felix della sua infanzia e della sua esistenza, nel cui cimitero riposa accanto alla consorte Vittoria Pasquinucci.